mercoledì 31 ottobre 2012

Nightmare, la retrospettiva (seconda parte, di tre)

Ma perché nessuno pensa mai ai bambini?

Bentornato alla seconda parte della retrospettiva sul franchise horror più popolare degli anni ottanta.
Se hai già letto il primo post di questa serie, sai che ho già parlato dei primi film nella lunga saga: a partire dal primo, popolarissimo, Nightmare fino al terzo - ritenuto uno dei migliori.

Ora affronterò i seguenti tre: da molti ritenuti i meno interessanti, e in alcuni casi addirittura i peggiori. Ma come spesso succede con la cultura trash, qualcosa di buono si trova sempre - anche se spesso devi scavare a lungo, e a volte ti becchi una brutta infezione - quindi, comincio a scavare!

Gli anni ottanta. Erano intensi.

Sì, quello che vedi sopra è proprio un contenitore di gomme di Freddy Krueger, e ancora più sopra - era l'album delle figurine. Verso la fine degli anni Ottanta, a New York dove stavo crescendo, questa roba era comune quanto le battute su Reagan o i capelli ingellati all'indietro col codino. Io e i miei compagni di scuola ci andavamo matti.

Uno dei ricordi più vividi che ho della scuola elementare è proprio dei miei compagni riuniti intorno a quell'album di figurine, a puntare verso le varie vignette e a commentare sulla sedia a rotelle di Freddy (da Nightmare 3) o sul pulmino di Freddy (da Nightmare 2). Io ero elettrizzato da quegli adesivi - ne avevo troppa paura per comprarle io stesso, eppure ne ero ossessionato.

Di Freddy c'era davvero di ogni: pupazzetti parlanti; bamboline; guanti con lame di plastica; costumi di Halloween (ovviamente) - c'era pure il videogame. E puoi immaginare il mio straniamento quando a Natale, sotto l'albero accanto al mio NES nuovo di zecca, mi sono ritrovato il videogioco di...

Doveva esserci stato un errore di comunicazione

Ma non importa, anni dopo ho scoperto che i giochi facevano schifo entrambi - E comunque, anche se è universalmente ritenuto una merda, ero di bocca buona e mi ci divertivo lo stesso - No. Quello che importa è che nell'88 Freddy era un gigante, e la New Line ne stava approfittando come un ossesso - un film all'anno, girato alla ben' e meglio; serie a fumetti; anche una trashosissima serie televisiva. Si stava facendo soldi a palate.

Ma i film? Beh, per lo più erano delle merde. Ma vediamo esattamente quanto:


Nightmare 4: il non risveglio


I ragazzi mi adorano!

Seppure sia il preferito da parte di molti fan, Nightmare 3 era stato in un certo senso l'inizio della decadenza per la serie dell'ustionato assassino; aveva stabilito quella che sarebbe stata la formula base per il film di Freddy generico: vengono introdotti dei personaggi adolescenti; viene stabilito per ognuno di loro un paura oppure un'ossessione; vengono uccisi singolarmente in un sogno pieno di effetti speciali e pertinente alla loro turba mentale.
Girare in fretta. Scrivere nel mentre. Pagare gli attori il minimo. Finire entro la fine dell'anno.

Nel film dei guerrieri del sogno avevamo assistito a Freddy in versione marionetta; tramutato in verme gigante; che usciva dal televisore!
Ormai Robert Englund era il protagonista indiscusso, e si andava a vedere questi film soltanto per vedere quanto più in là si sarebbero spinti
Non che ci fosse nulla di male in questo - considerando che spesso si cominciava a girare senza neanche una sceneggiatura pronta, e che nessuno dei protagonisti da questo punto in poi avrà neanche un centesimo del carisma di quelli del terzo - spesso gli effetti speciali diventavano la parte migliore dell'intera esperienza!

Il non risveglio è quindi il più formalizzato di tutta la serie. Se mai hai sentito qualcuno pronunciare la tipica frase questi film sono tutti uguali, puoi stare sicuro che il tipo di film che hanno in mente, e che considerano uguale a tutti gli altri, è proprio Nightmare 4.

Diretto dal regista finlandese Renny Harlin, che a dire dei produttori, puzzava così tanto al colloquio, che l'abbiamo dovuto assumere anche soltanto per dargli una lavata - questo film, comunque divertente e con un paio di scene godibilissime, prenderà tutto quello che c'era di buono nel precedente e lo butterà nel tritacarne. Col risultato di farne il Nightmare più di successo di tutti, e rendere Renny il regista più di successo di tutta la Finlandia!

Guardalo bene: il genio che ci ha dato Cliffhanger


Al termine di Nightmare 3, la torcia era passata da Nancy a Kristen e ai suoi due amici sopravvissuti - il forzuto nero e il muto arrapato. Logico quindi aspettarsi che il quarto film riprendesse la loro storia e li trasformasse in protagonisti.
Ma Renny se ne frega, nel primo rullino fa tornare Freddy senza una spiegazione efficace (letteralmente: un cane gli piscia fuoco sulla tomba e lo resuscita. Geniale) e fa fuori il nero e il muto.

Kristen è lasciata in vita, ma forse per via del fatto che non era più interpretata dalla Arquette, viene eliminata nel secondo rullo e il suo potere di tirare gli amici nei sogni passa ad Alice, interpretata dalla Lisa Wilcox.

Ecco quindi tagliato ogni ponte col film precedente (e, involontariamente, reso inutile il sacrificio di Nancy) e aperta la strada a un nuovo gruppo di vittime: una ragazza asmatica, un ragazzo appassionato di Kung Fu e una ragazza terrorizzata dagli scarafaggi.

Chiaramente, prima che Alice possa sconfiggere il mietitore col maglione, verranno fatti fuori questi tre nuovi amici: la prima risucchiata di tutta l'aria del corpo, il secondo eliminato in un incontro di kung fu, la terza trasformata in scarafaggio.

Dall'illuminato che ci ha regalato Corsari

Ad essere onesti, il film non è neanche tanto malaccio. Come puoi vedere dalla scena di sopra, presenta alcune trovate interessanti e gli effetti speciali sono di altissimo livello. Anzi, sono proprio questi effetti a costituire il nucleo portante della serie da questo punto in poi - effetti meccanici, di quelli che si facevano una volta, prima che la computer grafica diventasse lo standard assoluto per ogni produzione. Mi permetterai un po' di nostalgia se dico che per me la computer grafica spesso sa di finto; con gli effetti artigianali, ti veniva ancora da chiederti come diavolo avranno fatto?

Ma Harlin, anche sotto questo profilo pare essere un mezzo incapace: investe quasi tutti i soldi della produzione in scene come quella dello scarafaggio e poi non ha potuto terminare una scena come la morte del teenager appassionato di karate; scena che sarebbe dovuto svolgersi in un ascensore diretto verso l'inferno e che, invece, si risolve in una scena di omicidio dove - unicum nell'intera saga - Fred non è nemmeno presente!



Dal maestro che ci ha portato Die Hard 2

Film guardabile, quindi, ma non lo consiglierei a nessuno che non si fosse già appassionato alla saga nei suoi episodi migliori (fra quelli visti finora, il primo e il terzo). Inoltre, il quarto è identificabile anche con l'apice del successo commerciale della saga: incassando quasi cinquanta milioni di dollari. E quindi rappresentando lo zenith della popolarità di Freddy Krueger - da questo momento in poi, andiamo in discesa.

Nightmare 5: il mito

Un carro merci diretto verso il disastro

Sono un appassionato della saga -  altrimenti non sarei qui a scriverne - ma non sono neppure io così cieco da non riconoscere come molti dei film del guanto affettatore valgano poco: potremmo forse discutere a lungo su quale sia il peggiore; molti dicono che sia il sesto ma, come vedrai sotto, per quel particolare film ho una difesa pronta. No, per me il peggiore di tutti è proprio questo Dream Child.

Quello era il titolo originale, ma forse il titolo italiano è molto più adatto: ormai Freddy era davvero un mito. Tutti lo conoscevano - che gli piacesse l'horror o no - Krueger era un nome che ognuno sapeva usare per identificare l'orrorifico. Forse ti capita ancora, al lavoro o a scuola, di sentire qualcuno esclamare è roba da Nightmare!
Siamo nel 1989, e Fred Krueger ha preso il suo posto sul trono insieme a Dracula e il mostro di Frankenstein

Di questo si erano resi conto anche i produttori della New Line, e quindi devono aver pensato: ehi, aspetta un po'! Siamo popolari quanto Frankenstein! Non c'era un figlio di Frankenstein? Facciamo il figlio di Freddy!

Poco avrà importato che Frankenstein fosse il creatore e non il mostro, e che quel figlio di Frankenstein - se qualcuno si fosse preso la briga di guardarne il film - fosse in realtà il figlio dello scienziato

Oddio, a quel tempo (avevo sette anni) non lo sapevo neppure io, e questo film è il primo Nightmare di cui mi ricordo l'uscita al cinema! Mi ricordo ancora la locandina: con Freddy piegato sopra a una culla fatta di lame e fiamme, che ironicamente levava uno dei suoi coltelli alla bocca come per chiederci di fare silenzio perché il figlio dorme. Ne ero affascinato, e quando io riuscì finalmente a vedere il film (probabilmente sette anni dopo), ricordo di esserne rimasto devastantemente deluso.

Fred Krueger, testimonial pro-vita.

La trama riprende dalla fine dell'ultimo film: Alice è riuscita a sopravvivere  assieme al suo ragazzo, Dan. Dev'essere passato un anno circa, assistiamo alla loro cerimonia di diploma e conosciamo i loro nuovi amici - evidentemente, ci hanno messo poco a dimenticare i vecchi, e a sostituirli con dei freschi BFF (Best Friends for Freddy) - una ragazza tuffatrice; un'altra ossessionata dalla linea; un ragazzo fumettista. Penso che già immagini come andranno a finire.

Fred sta cercando di tornare, e ha deciso di usare il figlio appena concepito di Alice e Dan: entrando nei sogni del feto e poi dandogli in pasto le anime dei teenager che ammazza. 

Mi fermo qui nella descrizione della trama perché non avrebbe molto senso: la sceneggiatura è un disastro realizzato a più mani - anzi, all'inizio del film non l'avevano neppure una sceneggiatura, e hanno preso a scriverla a man mano che andavano avanti con le riprese. Non che questo fosse un vero problema, anzi, già avevano fatto così per il film precedente e quello aveva incassato un fottio!

Quello che mi dà maggiormente fastidio, tuttavia, è che il film mi aveva ingannato: non c'era un figlio di Freddy! Il bambino è di Alice, e per il più del tempo se ne sta fermo in mezzo alle scene di sogno a fare l'innocente e tormentato bambino inquietante. Lo ammetto: ci ero rimasto male.

Ma come sempre, rispetto per gli effettisti

Sceneggiatori, regista e produttori hanno quindi tutte le colpe del mondo per questo disastro infernale, ma gli effettisti - come sempre - fanno un lavoro egregissimo. Le scene più belle (se non proprio sensatissime) sono tutte merito loro: gente che deve aver lavorato a ritmi disumani per finire un film che, praticamente, era ancora in lavorazione nel mese in cui sarebbe dovuto uscire.

Purtroppo, molti dei momenti migliori finirono con l'essere molto meno efficaci a film finito di quant'erano in pre-produzione, e la ragione è da imputare anche alla censura: assieme alla popolarità della serie erano arrivate, per ovvie ragioni, anche molte critiche. Le maggior parti di queste provenienti da associazioni di genitori, e qualche critico come Roger Ebert - il quale in quegli anni era diventato molto vocifero nei suoi attacchi ai film slasher come Nightmare, ma anche Venerdì 13 e Halloween

Visto quanto se ne parlava, i comitati di rating (che si occupano di decidere se un film dev'essere vietato ai minori, o se basta la presenza di un adulto) avevano cominciato a prestare un'attenzione diretta sui film del genere, e a chiedere di tagliare scene che, soltanto qualche anno prima, avrebbero lasciato passare senza difficoltà.

La conseguenza, è che Nightmare 5 finisce con l'essere anche meno macabro e meno splatter rispetto ai precedenti (scene come l'omicidio sulle pareti e il geyser di sangue del primo, qui ce le sogniamo). Ad esempio, la scena della morte della ragazza a dieta: la ragazza è costretta a mangiare fino a soffocare, ma nella versione originale Freddy le apriva anche lo stomaco e la costringeva a re-ingurgitare il cibo appena mandato giùTutto tagliato, ovviamente, e quello che rimane è una scena molto meno efficace.

Probabilmente, è anche per via di questa censura che il film decide di uccidere il teenager fumettista facendolo diventare un fumetto e stracciandolo come un pezzo di carta. Scena sicuramente ambiziosa, ma certamente non terrorizzante. 

A questo punto, manca soltanto che Freddy uccida in un videogame...

Freddy 4 non sarà un flop, ma incasserà molto meno rispetto ai suoi predecessori. La New Line capisce subito: il pubblico si sta stancando, se vogliamo attirarlo di nuovo dovremo uccidere il mostro per sempre

Nightmare 6: la fine

Ecco, Freddy uccide in un videogame.

Si chiamano guilty pleasures. Sono quei film, libri o canzoni che sai fare schifo, ma non puoi fare a meno di amare. Scommetto che potresti obbiettare che l'intera serie di Nightmare sia un guilty pleasure (e non riuscirei a contraddirti), ma preso nel contesto dei film della serie, questo sesto film - odiato quasi all'unanimità - è il mio guilty pleasure.

Per molti anni non me lo sono potuto spiegare: perché dovrebbe piacermi tanto? E' chiaramente il film di Nightmare dove il molestatore mentale diventa un cartone animato, quello dove sembra quasi trasformarsi in un Will E. Coyote, quello dove si traveste da strega malvagia di Oz, quello con gli effetti speciali 3D più inutili. Ma ora, dopo aver riguardato il sempre consigliatissimo documentario sull'argomento, ora mi è tutto chiaro.

Now you're playing with power!

Alice non appare più in questo sesto episodio, al suo posto troviamo Maggie Burroughs, un'assistente sociale che sta lavorando con un ragazzo senza nome e proveniente dalla vicina cittadina di Springwood. Indagando sul suo passato (che neanche lui riesce a ricordare), decide di tornare alla città natale di Krueger. A lei si aggregano un ragazzo videogiocatore e cannaiolo, un altro con difficoltà d'udito e una ragazza vittima di molestie; chiaramente, questi servono al film soltanto per fare le vittime del cacciatore ustionato e non hanno alcun impatto sulla storia.

Giunti a Springwood, scoprono che è del tutto disabitato da minorenni; la fiera di paese è occupata solo da vecchi, nella scuola gli insegnanti fanno lezione a classi vuote, in città si trova una statua dedicata ai teenager che lottano contro il mostro dei loro sogni.

Tra il quinto e sesto film, quindi, Freddy deve aver eliminato tutti quanti gli adolescenti (e probabilmente anche i bambini) e ora vuole eliminarne ancora; solo che ha bisogno di uscire da Springwood. Per farlo, aveva inviato l'ultimo sopravvissuto (il ragazzo smemorato) a recuperare Maggie - che scopriamo essere sua figlia.

Tornati al centro di recupero (con tre ragazzi in meno, cosa che non sembra dare troppo da pensare ai supervisori di Maggie), ci viene anche rivelato un nuovo aspetto della mitologia di Krueger: i suoi poteri derivano da dei demoni dei sogni, antiche forze malefiche con cui il serial killer aveva fatto un patto prima di morire ustionato. Unico modo per sconfiggerli? Strappare Freddy dal mondo dei sogni e portarlo nel mondo reale dov'è vulnerabile.

Insomma, la stessa cosa che avevano fatto nel primo. Ma non pensiamoci troppo.

Freddy Krueger in salsa camp

Arrivati a questo punto della saga, tutti della produzione sapevano come Fred Krueger fosse diventato una parodia di sé stesso. E quindi, per quest'ultimo film, avevano volutamente aumentato il livello parodistico al massimo. Molti criticano il sesto film perché fa più ridere che paura, ma si dimenticano di come ormai il cappelluto tormentatore non facesse paura da almeno due film! Quando ti trasformano un assassino di bambini in un pupazzo per bambini, sai di aver sconfinato l'horror e di essere entrato nel campo del gioco. 

Quindi, perché non giocare al massimo con l'effetto comico? Perché non portare l'intero concetto di uomo che uccide adolescenti nei loro sogni fino alla sua conseguenza più estrema? 

Ormai, non ci sono più bambini. L'intera Springwood è stata depopolata dai suoi under-18. Le scene in cui si esplora la fiera e la scuola sono surreali e bizzarre: la cittadina è abbandonata a sé stessa, la gente si avvicina ai teenager nuovi arrivati con stupore e paura - da una parte li vogliono tenere per sé, dall'altra hanno paura che lui torni per prenderseli.

Nelle sue parti migliori, il film è anche un voluto tributo a John Waters - il re del trash - il cui Pink Flamingos era stato uno dei più grandi successi della New Line Pictures prima che producesse il primo film di Nightmare. Anzi, la stessa protagonista del film di Waters, il mai dimenticato travestito Divine, sarebbe dovuto apparire in un cameo (ma morì poco prima che cominciassero le riprese).

Insomma, il mistero è risolto: adoro Nightmare 6 anche se è un film indubbiamente brutto. E la ragione è perché è un atto di amore verso il trash Americano anni '70

E' un film amorevolmente camp

Ovviamente, Freddy non rimarrà per sempre morto - ma non ci sarà nessun seguito ufficiale dopo il sesto. Piuttosto, avremo un film auto-citazionista, un film ibrido e un remake.

Continua a leggere: la terza parte della retrospettiva 

Nel frattempo, ti chiedo: qual'è il tuo guilty pleasure?

1 commento:

  1. Però l'idea di Nightmare 5 (Fred sta cercando di tornare, e ha deciso di usare il figlio appena concepito di Alice e Dan: entrando nei sogni del feto e poi dandogli in pasto le anime dei teenager che ammazza) è una figata!

    Guilty pleasure? Nessuno, tutto quelo che mi piace è bellissimo! ^_^

    No dai, in realtà la saga di romanzi porno-horror di Anita Blake, di cui guarda caso il primo volume, in inglese, si chiama proprio Guilty Pleasure!

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