sabato 1 dicembre 2012

Le 5 peggiori citazioni del "Corvo"

Troppo dark per queste mutande

Parliamo del Corvo. Dai, perché no? 
Parlare del Corvo significa parlare del passato, della mia adolescenza, degli anni '90 - esatto, di quegli anni '90 che, da pallosi che erano mentre li vivevamo, sono improvvisamente diventati i moderni Happy Days per tutta una generazione di nuovi teenagers.

E mentre ringrazio i diciassettenni di oggi per il fatto che si sono convinti che io sia cresciuto in un'età dell'oro fatta di Kurt Cobains e Billy Corgans - e certamente non voglio essere io quello che gli spezza la fantasticheria nostalgica - vi rivelo una cosa: gli anni novanta erano anche piuttosto pacchiani.

Diciamocelo: vivevamo nel bel mezzo di un boom economico e per la prima volta dopo più di quarant'anni non temevamo la guerra atomica; eppure non trovavamo di meglio da fare che piangerci addosso.

E nessun film sapeva piangersi addosso meglio che Il Corvo. Credi che Twilight sia un film per adolescenti? Cazzate. 

Questo è un film per adolescenti.



Ho droga, rock, depressione e tanto cerone

E qui lo dico: il corvo è bello
Dannatamente bello, la pioggia scroscia a fiumi e i Nine Inch Nails sono sempre dietro l'angolo. La città è dominata da cattedrali e spire, ogni esterno è gotico - ogni interno è malandato.

[Qualcuno ha detto gothic punk? Sì, ti ho sentito li in fondo - e so chi sei.]

Lo vidi la prima volta a quindici anni, e aveva tutto quello di cui il mio cuore solitario di verginello brufoloso aveva bisogno: skateboard, katane, vicoli bui e calze a rete squarciate.

Ma sopratutto: tante frasi da citare, da scrivere sullo zainetto e sui diari.

Pessime frasi; ridicole, patetiche, smielate e risibili - il momento in cui te ne rendi conto è il momento in cui potrai dirti cresciuto.

Quello. E il momento in cui non stai più bene a petto nudo.

Forse saprai già quanto io non sopporti le citazioni abusate, e non ho intenzione di andarci giù leggero con queste. Ma mentre leggi ognuno di esse ricordati che io sono colpevole quanto tutti gli altri di averle usate - sono stato uno stupido adolescente depresso anch'io una volta.

Ora sono solo stupido e depresso. 

1. Non può piovere per sempre 

No, ma il tatuaggio ti rimane finché crepi

Oddio. Fai una ricerca su google per questa frase e cosa ti ritrovi? gente che se l'è fatta tatuare. 

Dico. Millenni di cultura umana - poeti nati e morti - e il meglio che ti sei trovato per il tatuaggio è la citazione di un fumetto?

E' una frase pacchiana - anzi - è l'apoteosi della frase da diario: suona bene, ma non significa un cazzo.

Non può piovere per sempre. Mi dici quindi che anche le situazioni di merda non durano per sempre? Bravo. Ti dico io una situazione di merda, caro mio Draven, che dura davvero per sempre: la morte.

Strano che tu non te ne sia reso conto, sei morto. La tua ragazza è stata pure stuprata e poi uccisa. E il fatto che tu stia ammazzando tutti i responsabili non cambierà mai il fatto che sia successo.

E per quanto riguarda la ragazzina che ti tieni al seguito? Sì, quella Sarah - la sbandata in skateboard con la madre drogata. Anche la sua situazione durerà un bel po' - certo, l'hai fatta riunire con sua madre. Per un po'. E lei gli ha preparato le uova. Questa mattina.

Ma finito il film? 


Il pubblico se n'è andato?
Ho una siringa che mi aspetta.

La sua mamma è eroinomane, e preparare le uova per la figlia non è una buona cura disintossicante. Ci ricascherà.

Perché c'è anche un'altra cosa che non dura per sempre: l'astinenza dalle droghe pesanti con il solo ausilio di un fantasma rockettaro.

2. I palazzi bruciano, la gente muore, ma il vero amore è per sempre. 


- Allora, che hai fatto al lavoro oggi?
- Ho mandato al diavolo degli speculatori edilizi della mafia.
- Bella pensata, amore mio.

Sai, secondo me, la vera ragione per cui i criminali ammazzarono Draven e Shelly? Non c'entra il fatto che lei era contraria a un qualche piano di re-locazione edilizia. No, quello mi è sempre saputo di cazzata. La vera ragione è che erano una coppia insopportabile.

Ti è mai capitato di sederti a cena con una di quelle coppiette mielose e con gli occhi pucciosi? Di quelli che non ti cagano per l'intero pasto, e che al dolce si mettono a limonare sopra al gelato. Non li ammazzeresti anche tu?

Ma dico davvero: ogni  flashback su Draven e Shelly è uguale - loro che si abbracciano, che fanno all'amore, lei che gli sorride, lui che ride. Non sembrano quasi mai uscire di casa, praticamente sono chiusi tra quattro mura a trombare e farsi tatuaggi. Chissà la puzza

L'unica loro amica è la ragazzina, Sarah. Che hanno raccolta da strada come fosse un gatto randagio - e mi sa anche che la trattano alla stessa maniera. tanto lei che ne sa, sua madre è un drogata.

Cosa ho imparato dalla citazione di sopra, quindi? Che l'amore vero dura per sempre. E che l'amore vero è esclusivo, geloso e senza litigi - in pratica, un coppia pucciosa.

Ma ho imparato anche che bisogna stare attenti a non ammazzare le coppie pucciose - perché dopo morti, tornano come zombi vendicativi e ti fanno un culo così.

3. L'infanzia finisce quando scopri che un giorno morirai.


Un nero, un bianco e una donna. 
Indovina chi è il capo?


Innanzitutto, io voglio un bel applauso per l'uomo al centro della foto: Michael Wincott. Qui abbiamo uno dei miei caratteristi preferiti, ma forse dire caratterista è eccessivo; di caratteri ne fa uno solo. Il cattivo.

Non so se mi innamorai di Wincott nel suo ruolo qui, come l'uber-mega-cattivo Top Dollar, oppure se era nel suo ruolo come l'uber-stronzo-cattivo Philo Grant, in Strange Days

O forse me ne innamorai quando faceva l'unter-mini-cattivo in Robin Hood, dove si fece attraversare a fil di spada da Alan Rickman (il quale commentò, nel mentre, ottimo acciaio).

Fatto sta che me ne innamorai. E che faceva il cattivo. Io amo i cattivi, essenzialmente perché sono moro e a Hollywood i mori sono sempre cattivi - sicuramente quando farò la mia lista di migliori attori cattivi (e mori), Wincott avrà il suo posto d'onore. Ma ora, torniamo al Corvo:

Come detto sopra, il film è un fumettone. E come ogni fumettone che valga la sua pellicola, i buoni sono perfetti - e i malvagi sono malvagissimi.

In più, il Corvo è anche un film goth - e quindi, se Eric Draven rappresenta la faccia romantica-pucciosa dell'essere un depresso con l'eyeliner; Top Dollar rappresenta il lato nichilista-distruttivo. 

In questo, Top Dollar è l'antagonista perfetta per Draven - è lui al rovescio. Ogni ricordo di Draven e Shelly sono loro che si spaciucchiano; ogni scena di Top Dollar è lui che strappa e brucia occhi, si droga, ammazza per divertimento, e spara sentenze sull'inutilità della vita.

Come la frase di sopra. Che segretamente adoro. E che confesso di aver scritto almeno una volta sul muro del cesso al liceo. 


Dopo anni...ecco chi è stato!

Ma questo non toglie che sia effettivamente senza senso: tu ti ricordi forse il momento in cui hai scoperto che saresti morto? Certo che no. Nessuno se lo ricorda. E' una di quelle cose che hai semplicemente saputo e basta.

Non esiste nessun momento di passaggio dell'infanzia in cui passi dalla convinzione dell'immortalità alla consapevolezza della fatalità. Quindi, non c'è alcun passaggio dall'innocenza al peccato. 

E conoscere l'inevitabilità della morte certo non ci ha resi adulti; tutti noi sappiamo che non sfuggiremo dalla morte. Ma certo pochi di noi - tuttora - si sentono pienamente adulti (io certamente no, basta guardare il genere di roba di cui scrivo). Il legame causale non esiste.

Non importa. La frase è stupida, ma è pronunciata da Wincott. Quindi è automaticamente superba.

Quest'uomo potrebbe parlare di spore, 
e tu ne saresti affascinato.

4. Vittime. Non lo siamo tutti?


Suppongo che tu non mi stia davvero chiedendo l'opinione.


Il Corvo sarà certamente divertente, e sarà stupendo da guardare - ma non si interessa troppo alla profondità dei suoi personaggi. D'altronde, non è neppure necessario che lo faccia: Eric, Sarah e Shelly sono buoni, Top Dollar e il suo branco di maniaci sono tutti cattivi.

Al massimo abbiamo un paio di personaggi ambigui, come il poliziotto nero o la madre tossicodipendente - ma per lo più il mondo del Corvo si divide tra il chiaro e l'oscuro

Ed è anche giusto così, dopotutto il film è tratto da un fumetto fortemente stilizzato, e andrebbe apprezzato più per l'impatto visivo che per la sua narrativa.

Ma questa è la stessa ragione per cui una citazione come quella sopra, non andrebbe presa troppo sul serio - dopotutto, non ha alcun senso: nella scena da cui è tratta, Drake ammazza il suo primo cattivo (Tin Tin- si mostra tutto figo e spaventoso; si becca qualche insulto (Halloween non è oggi, è domani!) e procede al classico confronto nel vicolo buio, con lancio di coltelli e pronuncia della frase famosa.

Ma perché lo dice? Capirei se Tin Tin se ne fosse uscito con un, perdonami, non uccidermi, sono un vittima della società. Ma non lo ha fatto, quindi la frase diventa inutile.

Tuttavia, suona bene. E forse suona bene proprio perché richiama il classico vittima della società. Frase che appare spesso nei film d'azione perché rappresenta il modo in cui il pubblico reazionario medio percepisce l'atteggiamento liberale nei confronti della criminalità: le checche di sinistra li vedono tutti come vittime.


Ed ecco cosa pensiamo noi delle checche di sinistra

Quindi: la frase più famosa di tutto il film è essenzialmente un inno reazionario. D'altronde ha senso - in un universo dove il bene è il male è connotato in maniera così netta, dove ai criminali è dato regno libero a bruciare e saccheggiare come gli pare e piace, voterei Repubblicano pure io.

5. Ogni singola volta che Ernie Hudson apre bocca.
Nomina gli acchiappafantasmi e sei un uomo morto!

Il vero protagonista del Corvo non è mai stato Eric Draven - il vero eroe della storia è questo ex detective, il sergente Albrecht. La mia simpatia verso di lui è forse in qualche modo influenzato dal fatto che sia interpretato da Ernie Hudson? Certo che sì.

Ma non soltanto. Il fatto è che questo ex-detective, retrogradato per ragioni che non ci sono chiare ma che possiamo intuire benissimo (semplicemente, è troppo un cane sciolto per essere tenuto giù), non solo diventa subito amicissimo del fantasma vendicativo (in una serie di scene che fanno rapidamente scadere tutta la pellicola nel peggiore bromance) ma si becca tutte le migliori...ahem...volevo dire peggiori citazioni del film.

Guardiamone soltanto alcune:

La prima volta che incontriamo il personaggio, se ne sta seduto a un chiosco in mezzo alla pioggia a spruzzarsi senape e cipolle su uno scadente hotdog, e ad accusare il venditore di essere uno spilorcio perché gliene dà troppe poche.

Sono un cane sciolto io; nessuno mi frega sulle mie cipolle!

Più tardi, si trova sulla scena della morte di Tin Tin - e comincia già a spezzare le palle al suo superiore:

- E quello che roba è? (guardando il disegno di un corvo realizzato in sangue)

- Quello lo chiamerai schizzo di sangue, ma lei nel suo rapporto scriverà graffiti

Mamma come ringhia questo poliziotto senza contegno!

E continua pure, più avanti, sempre con il suo superiore - il quale ormai capisce che è in combutta col vendicatore truccato, e ci regala questo stupendissimo dialogo:

- Un altro caso, nel tuo distretto. Fuso con la macchina, l'abbiamo dovuto identificare dai denti.

- Si chiama T-Bird, specialista in incendi dolosi, avrà fatto zig invece che zag. Caso chiuso.

Non soltanto è strafottente, ma non ha neppure bisogno dell'identificazione dei denti per capire a chi appartiene un corpo carbonizzato! Sarà un detective magico?

O forse ha appena fatto capire che è in contatto con l'assassino?

Verrà sospeso dal servizio poco dopo, ma questo non lo fermerà. Anzi, indosserà vestiti da civile e continuerà nella sua crociata contro il male; difenderà Eric Draven anche quando questo si ritrova inseguito dall'intera polizia del distretto e da tutti gli elicotteri della città.

E ci regalerà questa perla:

Sono così tanti che dev'esserci una svendita di ciambelle

Frase forse più bella di tutto il film - e ingloriosamente tranciato nella versione in italiano; dove si riduce a un patetico: sono così tanti, sarà dura. 

Poco importa, doppiaggio infimo o meno, Ernie Hudson vince come autore delle peggiori (ma in realtà migliori) citazioni del Corvo.

O forse...non sei d'accordo?







7 commenti:

  1. su "Dopo anni...ecco chi è stato!" lo sganassaggio e' diventato troppo :)

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  2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  3. secondo me sei ancora troppo depresso e infantile per criticare questo film. guardalo tra qualche anno. buona fortuna. ;)

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  4. Sono capitato per caso qui perchè stasera mi sentivo depresso e goth e volevo citare una melensa frase tratta da il corvo. Beh, non sono d'accordo su quasi nulla di quello che hai scritto, ma mi è piaciuto il modo in cui lo hai fatto. Bella interpretazione, un po troppo disillusa, ma non siamo tutti uguali, no? Ah e ci tengo a dirti che io non ero figo neanche negli anni 90 a petto nudo... Forse sará quello!

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  5. Vabbè fra, meglio farsi un tatuaggio di qualcosa che sì conosce, invece di qualcosa solo per farsi fighi senza nemmeno averla letta. Comunque la frase della pioggia, ha senso, perché la dice per far ricordare alla ragazzina chi fosse

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  6. Ciao ...ho capito, non ti è piaciuto il film 🤔🤔

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